Il mugnaio, per aumentare la resa e diminuire il tempo di lavorazione, scolpiva sulle superfici di contatto delle mole dei raggi e delle incisioni, il cui numero e profondità variava a seconda della durezza e del tipo dei grani da macinare (ad esempio per grani duri si aumentava il numero di raggi ed incisioni), oltre al tipo di pietra impiegata. Il mugnaio iniziava l'operazione di "scalpellatura" partendo dall'esterno, martellando la superficie tra una raggiera e l'altra, e realizzando tracce molto sottili e accostate, che andavano via via aumentando di dimensione e diminuendo di numero mano a mano che ci si avvicinava verso il centro. Tale operazione, solitamente, veniva fatta alternativamente sulle due mole, in moda da risparmiarle ed anche perché il tipo di pietra utilizzata per i due palmenti era diversa (porfido per il palmento fisso, granito per quello mobile), infatti impiegando pietre con diversa durezza, non vi era un usura contemporanea e un solo palmento era destinato a logorarsi totalmente.
Particolare dei raggi incisi sulle due mole e di alcuni attrezzi
utilizzati per "batter la mola". "Chase-mill" - Inghilterra