dopo i periodi delle grandi invasioni nel V e VI secolo, e quelle del IX e X
secolo, una certa stabilità politica nell'Europa centrale e occidentale incoraggiò
la prosperità economica e la veloce crescita demografica, incrementando il fabbisogno
nella produttività.
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Dall'XI secolo e anche maggiormente
nel XII secolo, il mulino ad acqua andò ad occupare il posto che gli spettava
e l'artigianato e le attività pre-industriali dipesero dalla sua energia. Anche
la chiesa insistette che esso poteva essere usato per azionare i macchinari,
per liberare uomini la cui forza avrebbe potuto essere impiegata nel lavoro
agricolo.
In Inghilterra il Domesday Book, datato dal 1086, elencava 5684 mulini. Il Chase Mill a Waltham è uno fra essi. In Francia a Saint-Léonard de Noblat apparve il primo mulino nei documenti ai primi del XII secolo.