L'
habitat che si sviluppa lungo il fondovalle consiste di una gran varietà
di specie vegetali ed animali. L'interazione tra i membri di queste specie
sono troppo complesse per essere descritte appieno. Concentrandosi
su una specie è possibile comprendere questa complessità.
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Ontano (Alnus glutinosa) è il tipico albero delle sponde dei torrenti. Ha un'altezza media ed è caratterizzato da un colore purpureo durante la crescita. Le foglie verde scuro sono tipicamente dentellate alla sommità e grappoli di pigne legnose persistono sui rami durante l'inverno. La primavera assiste allo sbocciare degli amenti maschi svelando giallo polline sotto lamelle rosse. |
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L'albero di ontano Le foglie e il legno di questa pianta sono la fonte iniziale dell'energia che fa girare la ruota della vita. |
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All'interno
della struttura di rami, virgulti e foglie, si possono trovare diversi tipi
di invertebrati che rosicchiano il fogliame o il legno. Altri succhiano
fluidi dai tessuti dell'albero. Un attento studio delle foglie rivela la
presenza di alcune bruchi di falena. La 1. Euchoeca nebulata può
essere vista solo sull'ontano. Questo bruco si mimetizza bene con il sottofondo,
ma la Furcula bicuspis associa le splendide sfumature con la scelta
di una postura di minaccia rizzando la testa e le code. La 3. Calliteara
pudibunda è più appariscente facendo affidamento sui propri ciuffi di
peli per intimorire predatori e vespe parassite. Non tutti i bruchi sono destinati a diventare falene o farfalle. Quelli con distinte macchie sulla testa potrebbero appartenere a una o due specie di tentredine associate con l'albero di ontano. La tentredina dell'olmo (4. Seguirà nome) e il Cimbex connatus (5). Alcune foglie sono rese ruvide dalle escoriazioni rosate degli acari (6. Eriophyidae) che penetrano la superficie della foglia facendo in modo che le loro cellule producano le pustole che forniscono cibo e riparo per l'invasore. La grande tipula (7. Tipula maxima) usa il fango degli argini del torrente come un nido per le sue larve. |
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Gli
insetti adulti presi in volo possono diventare cibo per l'acchiappamosche
striato (8. Muscicapa striata) durante il giorno, o del pipistrello
notturno (9. Nyctalus noctula) la notte. Sotto la corteccia possono
essere nascoste altre larve, ma il picchio minore (10. Dendrocopus minor)
riesce a scovarli tutti. Alla base dell'albero le radici si infilano nella
sponda e prevengono in questo modo l'erosione. A volte sotto l'albero si
forma una cavità che può essere usata dalla lontra (11. Lutra lutra)
come tana. Le foglie che cadono dall'ontano e si depositano sul letto del fiume costituiscono il cibo del gambero d'acqua dolce (Gammarus spp.) ed altri mangiatori di detriti. A loro volta essi vengono mangiati dai pesci che costituiscono la parte preponderante della dieta della lontra. Durante l'inverno i rami spogli dell'albero vengono visitati dal lucherino (12. Carduelis spinus) che vi giunge per gustare i semi dei grappoli di pigne. Il legno morto viene consumato dai funghi (13. Pholiota alnicola), che rilaasciano nel terreno importanti nutrienti per le piante che restituiranno successivamente al tessuto vivente dell'albero attraverso le sue radici. |
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......e
così la ruota gira.
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L'albero di ontano
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